La Cordillera della Ramada
Pubblicazione edita da Rezzonico Editore SA Locarno, stampato nel novembre 2006
I componenti della spedizione:
Roberto Alberio, Valentina Ombelli, Nicola Balestra e Moreno Moreni
Perché un istituto di credito e un ufficio fiduciario pubblicano un libro su una spedizione in montagna? Per deliziare i loro clienti con la pubblicazione di splendide foto? Per raccontare di viaggi perché é “in”? No, perché siamo convinti che nella nostra attività sia importante ispirarsi ai principi etici. E cosa centra questo con una spedizione alla conquista di una montagna? C’entra. Non tanto per il fatto che nei due casi si tratta di essere performanti, vincenti. Diffidiamo infatti delle scuole di manager che utilizzano questa esperienza come gioco per diventare più efficienti. No. siamo convinti che una spedizione vada bene al di là di tutto ciò e rappresenti un viaggio alla ricerca di sé stessi. Un’occasione unica per trovarsi o ritrovarsi, per mettersi in discussione e per uscirne interiormente diversi e rafforzati. Perché siamo persuasi che solo un uomo maturo, saggio e in pace con sé stesso, sia in grado di condurre un’attività stressante e delicata come la nostra, continuamente confrontati come siamo con il rischio di commettere errori, le cui conseguenze non coinvolgono soltanto noi, ma anche e soprattutto coloro che ci hanno concesso la loro fiducia: i nostri clienti. Spesso nella nostra attività di tutti i giorni non abbiamo il tempo per fermarci a riflettere, per guardarci dentro. Eppure é importante farlo. È importante imparare a lavorare in team, a rispettare gli altri: sia i collaboratori, sia i clienti. Quando partecipi a una spedizione alpinistica, lassù tutto questo avviene in maniera molto concentrata, quasi esasperata. I valori dell’amicizia, della tolleranza, del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e della solidarietà trovano la loro massima espressione. Lassù alla conquista della vetta, come quaggiù quando lavoriamo, si tratta di raggiungere un obiettivo e di chiedersi quali siano i mezzi più appropriati. Non pensiamo solo ai mezzi tecnici, ma anche soprattutto alle sfide etiche. Ecco perché una spedizione diventa un viaggio alla ricerca di sé. Un viaggio che ti cambia dentro. L’obiettivo principale non é pertanto la conquista della vetta, quanto il confrontarsi con quell’esperienza: con i sacrifici, con le sofferenze , con le gioie, con i rapporti instaurati con gli altri membri del gruppo.
Informazioni sulla spedizione
Se é vero che non é importante fine a sé stessa, é pure vero che il nostro obiettivo era raggiungere la vetta, anzi le vette: la Ramada a quota 6.500 metri e l’Alma Negra a quota 6.250, situate sulle Ande della Cordillera argentina. Queste montagne non presentano insidie particolari, ma la loro conquista é resa difficile dal clima estremamente secco e dalle incredibili escursioni termiche tra il giorno e la notte, che raggiungono i 25 gradi di differenza. Per abituare i nostri corpi a queste difficili condizioni siamo partiti da un capo base collocato a 3.800 metri d’altezza. Abbiamo poi attrezzato due campi avanzati: uno mille metri più su ed il secondo pure. Dal secondo campo, a quota 5.800 metri, siamo partiti per la conquista delle cime. Siccome il nostro corpo sopra i 4.000 metri fatica ad ambientarsi, bisogna prendersi il tempo necessario per abituarsi alle nuove condizioni. Scompare per esempio la fame e quindi si mangia pochissimo; non si respira più istintivamente e si é così costretti a organizzare il proprio respiro. Una fase importante per il successo di qualsiasi spedizione consiste proprio nella preparazione. Man mano che si attrezzano i campi avanzati e si rientra al campo base per prendere il materiale necessario, il corpo si abitua all’altezza. Quando tutto é pronto si affronta la vetta. È il momento più emozionante, ma l’obiettivo non deve ossessionare. Se si crede di non farcela é segno di virtù e di saggezza saper rinunciare, perché l’umiltà é la chiave del successo. E se viene a mancare il rispetto per la propria vita e per quella dei compagni non esiste umiltà!
Questa premessa l’ho pubblicata sul libro della Cordillera della Ramada quando ero ancora attivo nel settore bancario. Questa spedizione ha rappresentato una delle esperienze più significative della mia vita.
Roberto Alberio un partecipante della spedizione.